Terapia antiaggregante

Una revisione sistematica dell’efficacia della monoterapia con aspirina rispetto ad altri regimi di terapia antiaggregante piastrinica nella malattia arteriosa periferica.

Journal of vascular surgery: pubblicazione ufficiale, Society for Vascular Surgery [e] International Society for Cardiovascular Surgery, North Am

La doppia terapia antiaggregante piastrinica (DAPT) di solito si riferisce alla somministrazione di aspirina più un bloccante del recettore P2Y piastrinico. Questa combinazione viene comunemente prescritta dopo le procedure di rivascolarizzazione in pazienti con malattia arteriosa periferica (PAD) per prevenire il fallimento dell’intervento. Tuttavia, non vi è consenso tra gli specialisti vascolari riguardo al fatto se il regime terapeutico ottimale per i loro pazienti sia la terapia mono antiaggregante (MAPT) o DAPT. Inoltre, non vi è consenso in merito alla durata ottimale di DAPT.

Questo studio è stato intrapreso per rivedere sistematicamente e criticamente le prove per l’uso di DAPT dopo rivascolarizzazione in PAD, ipotizzando che durate più l’Ungheria trattamento di DAPT si tradurranno in una riduzione dei tassi di eventi cardiaci avversi maggiori, eventi avversi degli arti maggiori e mortalità, senza un aumento significativo in episodi gravi di sanguinamento rispetto a MAPT o durate più brevi periodi di trattamento DAPT. Una strategia di ricerca sistematica che comprendeva DAPT e PAD è stata distribuita in due database. Sono stati inclusi studi che includevano bypass arteriosi utilizzando protesi venose o sintetiche, procedure endovascolari, angiografia diagnostica delle arterie degli arti inferiori e pazienti con alti fattori di rischio. Abbiamo incluso 14 studi, 10 dei quali sono stati randomizzati e controllati (RCT). Il rischio generale di bias per gli RCT variava da basso a moderato, mentre gli studi non randomizzati presentavano un rischio da moderato ad alto di bias.

I risultati di questa revisione suggeriscono che l’uso di DAPT in pazienti con PAD riduce i tassi di eventi avversi cardiaci maggiori (P = 0,002), eventi avversi  maggiori cardiaci e cerebrovascolari e mortalità (RR, 0,57; IC 95%, 0,45-0,72; P <0,00001) rispetto ai pazienti trattati con mono terapia. Inoltre nel gruppo sottoposto a doppia terapia antiaggregante si é osservato un più basso tasso si eventi avversi maggiori all’arto trattato.

Tuttavia l’incidenza di episodi di sanguinamento moderato sono aumentati nei soggetti con DAPT (RR, 0.98; 95% CI, 0.68-1.41; P = .92), mentre sono simili i casi di sanguinamenti maggiori nei due gruppi. CONCLUSIONI: La doppia terapia antiaggregante piastrinica sembra in grado di prevenire le complicanze dopo interventi di riva scolarizzazione nei pazienti con arteriopatia periferica, compreso il fallimento della procedura per trombosi. Tuttavia la durata della DAPT deve essere ancora studiata per l’eterogeneità dei risultati ottenuti.

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