Conosciamo meglio le fasi di riparazione di una ferita

Un processo multi-steps.

La riparazione dei tessuti è un complesso processo regolato dall’attività di cellule provenienti dai vasi sanguigni limitrofi, giunte in situ grazie a stimoli chimici prodotti dal processo infiammatorio stesso, che normalmente si verifica ogni qual volta ci sia una ferita.

Fisiologicamente il processo di riparazione tissutale si sviluppa attraverso diverse fasi, che si possono riassumere secondo il seguente schema:

  1. fase infiammatoria (da 0 a 3 giorni),
  2. fase di formazione del tessuto di granulazione (da 3 a 24 giorni),
  3. fase di rimodellamento dei tessuti (da 6-10 giorni a 12-24 mesi).

 


 

  1. Fase Infiammatoria

L’infiammazione rappresenta una complessa reazione di difesa dell’organismo all’azione dei più diversi tipi di agenti nocivi di origine meccanica, fisica, chimica o batterica. Le reazioni infiammatorie sono sempre presenti in ogni ferita, e si presentano clinicamente con quattro sintomi classici: arrossamento (rubor), calore (calor), gonfiore (tumor) e dolore (dolor).

Le prime ad essere coinvolte in questo processo sono le piastrine, che oltre a formare il coagulo provvisorio, hanno l’importante funzione di innescare la produzione di alcune molecole, capaci di richiamare globuli bianchi nel letto della ferita (neutrofili e macrofagi). Durante questa fase si verificano importanti processi di vasomozione capillare (vasodilatazione e vasocostrizione), volti a richiamare cellule e sostanze della fase riparativa.

Se la ferita è detersa (“pulita”) questa fase si conclude in 3 giorni.

 

  1. Fase della granulazione e proliferazione cellulare

Questa fase è caratterizzata da processi di deposito di collagene (matrice di sostegno del tessuto sottocutaneo) e di neo-angiogenesi (formazione di nuovi vasi).

Cellule denominate “fibroblasti”, deputate alla produzione di collagene, iniziano ad espletare la loro azione. Si crea dunque un complesso processo omeostatico caratterizzato dalla contemporanea deposizione di collagene e la demolizione della rete fibrinica (composto da essudato e tessuto fibroso in esubero).

 

  1. Fase di rimodellamento

In questa fase del processo riparativo prevale la proliferazione delle cellule, che mira al riempimento con un nuovo tessuto dell’area danneggiata dalla perdita di sostanza. La fase di rimodellamento e maturazione della ferita può avere un decorso lungo, ed è frutto del preciso equilibrio tra sintesi di collagene e sua degradazione, oltre alla proliferazione dai margini della ferita di nuove cellule epiteliali (epidermide).

 

  1. Fase della contrazione cicatriziale

Il rivestimento epidermico completa la guarigione della lesione. Durante questo processo avviene la maturazione delle fibre collagene e la loro riorganizzazione strutturale, al fine di permettere la formazione della cicatrice definitiva. Inoltre i fibroblasti, dopo aver terminato la loro attività di secrezione, si trasformano in parte in miofibroblasti (cellule muscolari), permettendo così la contrazione della ferita prima e della cicatrice poi.

Questa fase può durare anche 1 o 2 anni dalla comparsa della lesione iniziale.

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