Trombosi venosa superficiale: ruolo dell’obesità.

La trombosi venosa superficiale (TVS) degli arti inferiori è una patologia piuttosto comune che colpisce circa il 3-11% della popolazione. Nei pazienti con vene varicose l’incidenza è stimata tra il 4 ed il 59%. In passato la TVS è stata considerata una patologia benigna con un’ottima prognosi, ma studi recenti ne hanno dimostrato al contrario la sua potenziale pericolosità.

Tra i vari fattori rischio associati all’insorgenza di TVS, l’obesità assume un ruolo importante. Questa infatti non solo predispone alla stasi venosa, ma spesso è associata a disordini della coagulazione (a loro volta considerati fattori predisponenti la trombosi venosa). La causa di questa correlazione risiede essenzialmente nell’incremento della pressione endoaddominale determinato dalla massa grassa addominale presente nei soggetti obesi. Questo porta ad ipertensione venosa con conseguente rallentamento e stasi del flusso venoso a livello degli arti inferiori. Questo determina in un primo momento lo sfiancamento delle pareti venose, il danneggiamento con conseguente insufficienza delle valvole, provocando così la comparsa di varicosità. L’insufficienza venosa venutasi così a creare, associata ad altri fattori di rischio frequentemente presenti nei soggetti obesi, predispone alla comparsa di trombosi endoluminali. Inoltre l’obesità, non soltanto incrementa la pressione venosa a livello degli arti inferiori, con conseguente rallentamento e stasi del flusso venoso, ma influisce negativamente sui processi di trombolisi (ovvero “scioglimento del trombo venoso”), che rappresenta un momento cruciale nei processi di guarigione. Ciò è legato essenzialmente alla ridotta mobilità dei soggetti in sovrappeso. L’obesità predispone inoltre all’insorgenza della sindrome post-trombotica e alla comparsa di ulcere venose.

L’associazione tra obesità e rischio tromboembolico è stata confermata in un recente studio, che ha dimostrato una stretta correlazione tra espressione di geni nei soggetti obesi e trombosi venosa. In particolare il rischio di manifestare questa patologia vascolare si è dimostrato incrementato del 57% nei pazienti che presentavano un elevato indice di massa corporea.

In particolar modo in questi soggetti la terapia si avvale di elastocompressione, medicazioni avanzate delle eventuali lesioni ulcerative, perdita di peso ed esercizio fisico regolare.

 

Ch. Karathanos, Superficial Vein Thrombosis in Patients with Varicose Veins: Role of Thrombophilia Factors, Age and Body Mass. Eur J Vasc Endovasc Surg. 2012 Mar, Volume 43, Issue 3, Pages 355–358

 

Klarin D. Genetic Analysis of Venous Thromboembolism in UK Biobank Identifies the ZFPM2 Locus and Implicates Obesity as a Causal Risk Factor. Circ Cardiovasc Genet. 2017 Apr;10(2).

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