Terapia dell’insufficenza venosa cronica: i flebotonici

Con il termine di farmaci vasoattivi, flebotropi o flebotonici si intende un gruppo piuttosto eterogeneo di sostanze, alcune delle quali di origine sintetica, ma la maggior parte di origine naturale. In base ai principi attivi ne esistono diverse classificazioni. In generale, gli ambiti di azione dei farmaci vasoattivi includono:

  • un’azione antiossidante e antiradicalica
  • un aumento del tono venoso;
  • una riduzione della fragilità vasale;
  • una diminuzione della permeabilità vasale;
  • un incremento dell’ossigenazione locale;
  • un blocco della sintesi dei mediatori dell’infiammazione;
  • una stimolazione della sintesi del collagene.

In particolare, anche se gli esatti meccanismi d’azione non sono del tutto chiari, sembra che i vasoattivi agiscano sia sul micro che sul macrocircolo, andando ad interferire con i meccanismi responsabili dell’ipertensione venosa, alterando così gli effetti dell’ipertensione.

I farmaci flebotropi comprendono numerose molecole di origine naturale, semi-naturale o sintetica; alcuni contengono la combinazione di due o più principi attivi che ne incrementano l’efficacia. Alcuni esempi sono la troxerutina, il rutoside, l’escina, la diosmina, la frazione flavonoica purificata e micronizzata (FFPM). Questi farmaci possono essere utilizzati per il trattamento di tutti gli stadi dell’insufficienza venosa cronica, consentendo un miglioramento dei sintomi come dolore, pesantezza, prurito, gonfiore e crampi e segni iniziali come teleangectasie e varici reticolari, fino agli stadi più gravi (varici, formazione di edema, dermoipodermite e ulcere agli arti inferiori). Altri farmaci sono utilizzati come coadiuvanti nell’insufficienza venosa cronica severa (classi CEAP 4/5/6) e sono gli anti-trombotici e i vasodilatatori, somministrati per la loro azione sulle alterazioni endoteliali, sul flusso sanguigno e sulla formazione di microtrombi.

Le linee guida internazionali di flebologia raccomandano di associare sempre la terapia farmacologica all’elastocompressione, ed in presenza di ulcere venose, al trattamento specialistico con medicazioni avanzate.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *