Diagnosi ecografia delle placche aterosclerotiche carotidee

L’ictus rappresenta la principale patologia responsabile di disabilità cronica e la terza più comune causa di morte nei paesi sviluppati, superato soltanto dalla patologia coronarica e dal cancro (dati della World Health Organization). Circa il 20-30% di tutti i casi di eventi ischemici cerebrali sono correlabili alla presenza di una lesione aterosclerotica a livello delle arterie carotidi. Poiché la patologia aterosclerotica carotidea presenta spesso un’evoluzione asintomatica, per alcuni pazienti la prima manifestazione della malattia è rappresentata da un’ischemia cerebrale severa.  Per questo motivo lo screening clinico e strumentale rappresenta un importantissimo strumento per prevenire questa grave patologia. Gli strumenti diagnostici a nostra disposizione, quale ad esempio l’ecocolorDoppler, sono in grado di fornirci utili informazioni sulla presenza e sulle caratteristiche della stenosi carotidea.

L’ecocolorDoppler è indicato dalle linee guida internazionali come la metodica diagnostica di prima scelta per individuare la presenza di una patologia carotidea. In particolare, l’esame ultrasonografico, se eseguito da personale qualificato e con esperienza, è in grado di fornire utili informazioni sul grado di stenosi e sulle caratteristiche della placca. La tecnica è non invasiva, indolore, non espone il paziente a radiazioni e non richiede l’utilizzo di mezzo di contrasto. Non vi sono pertanto controindicazioni e l’esame può essere eseguito ed eventualmente ripetuto senza alcun rischio per il paziente.

Poiché consente di identificare anche piccole placche ed eventualmente programmare con tempestività il più corretto approccio terapeutico (medico o chirurgico) in caso di presenza di placca significativa, l’ecocolorDoppler dovrebbe essere eseguito come test di screening in tutti i soggetti di età superiore ai 50 anni. Inoltre poiché la coesistenza di fattori di rischio, quali l’ipertensione, l’ipercolesterolemia, l’ipetrigliceridemia, il fumo di sigaretta, l’obesità ed il diabete mellito, incrementa il rischio di sviluppare una stenosi carotidea, nei pazienti affetti da queste patologie l’esame andrebbe eseguito più precocemente.

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